NEGAZIONISTI LUNARI: IL PARADOSSO DELL'ERA DI INTERNET E DEI SOCIAL


Quella sera del 1969, il mondo intero attaccato alla televisione, Tito Stagno che con voce emozionata descriveva l'evento più straordinario della storia umana. L'allunaggio dell'Apollo 11.
A quel tempo, i pochi negazionisti che sentivo, erano persone anziane, ormai al tramonto della vita. Ricordo una signora che sosteneva fosse impossibile "perché sulla Luna c'è la Madonna". Erano in pochi però e avevano almeno la scusa dell'età, della fede ingenua, della scarsa istruzione.
Oggi, nel 2025, è molto peggio.
Oggi abbiamo persone che negano l'allunaggio pur avendo a disposizione documentazione scientifica infinita a portata di click. Foto satellitari di cinque nazioni diverse. Migliaia di ore di video. Analisi tecniche. Testimonianze. Eppure i negazionisti sono AUMENTATI, non diminuiti.
Come è possibile? Mi stupisco soprattutto perché tra i negazionisti ci sono persone apparentemente intelligenti. Ma è un'intelligenza monca, presuntuosa. Non hanno controargomenti solidi, non hanno studiato in merito. Hanno solo la loro presunzione e dieci minuti passati su YouTube a guardare video complottisti.
Il paradosso della nostra epoca è questo: Nel 1969, con MENO informazioni disponibili, con MENO strumenti di verifica, c'erano MENO negazionisti.
Nel 2025, con INFINITA documentazione a disposizione, i negazionisti sono AUMENTATI, e di parecchio. Si può stimare che oggi almeno un 30-40 % delle persone neghi l'arrivo degli astronauti americani sulla luna.
Perché? Per due piaghe moderne:
1. L'illusione della conoscenza immediata:
Google ti fa credere che dieci minuti di ricerca valgano quanto anni di studio. "Ho visto un video" = "Sono esperto quanto un astrofisico della NASA". È la democratizzazione dell'ignoranza spacciata per sapere.
2. Il narcisismo intellettuale:
Negare l'evidenza ti fa sentire "più furbo degli altri". "Voi ci credete come pecore, io HO CAPITO la verità". È un bisogno psicologico di sentirsi superiori senza fare la fatica di studiare davvero.
La differenza tra chi c'era e chi parla? Chi quella sera del '69 era lì, davanti alla TV, ha VISSUTO quell'evento epocale. Ha sentito l'emozione collettiva del mondo intero che tratteneva il fiato.
I negazionisti di oggi no. Per loro è "roba vecchia da boomer" di cui dubitare tanto per sentirsi intelligenti sui social.
E quando qualcuno mi dice: "Ma ci sono persone molto intelligenti che negano l'allunaggio"... Rispondo: no, non sono così intelligenti come credi. Perché l'intelligenza VERA include anche:
L'umiltà di riconoscere i propri limiti
La capacità di studiare prima di parlare.
Il coraggio di accettare la realtà anche quando non corrisponde alle tue fantasie.
La verità è semplice:
Oggi abbiamo addirittura India, Giappone, Corea del Sud e Cina che fotografano i resti del LEM sulla superficie lunare. Nazioni che non hanno alcun interesse a coprire presunte bugie americane.
Eppure il negazionista continua: "È tutto un complotto mondiale!"
Certo. Nazioni che sulla Terra si fanno guerre commerciali e dispute territoriali, sulla Luna sono tutte d'accordo per coprire una bugia di 56 anni fa. Ha perfettamente senso. Come no.
Spero che qualcuno, leggendo questo, si fermi a riflettere.
Spero che qualche "deficiente" (uso il termine nel senso di "mancante di informazioni corrette") si renda conto dei propri limiti. Che capisca che dubitare è lecito, ma STUDIARE prima di parlare è doveroso.
La scienza non è democratica. Non vince chi urla più forte o chi ha più follower. Vince chi porta PROVE, DATI, VERIFICHE.
E le prove ci sono. Tutte. Basta avere l'umiltà di cercarle e la capacità di comprenderle.
Studiate sui libri quella sera del '69! Non vi fermate solo su YouTube!
Cavalcate verso la consapevolezza, non verso l'ignoranza presuntuosa.

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