TORO SEDUTO, IN PARLAMENTO...

Facciamo una ipotesi, mettiamo che una manifestazione di protesta si presenti davanti al Parlamento italiano, e tenti in modo più o meno violento di entrare nella sede di Montecitorio. 

Cosa accadrebbe? Ci sarebbe un cordone di polizia e di carabinieri che bloccherebbe senza grandi difficoltà i manifestanti, e li manterrebbe all'esterno della piazza. Questi urlerebbero qualche slogan, innalzerebbero cartelli; se fossero dei più esagitati, come no global e black block, magari spaccherebbero qualche vetrina nei dintorni e tenterebbero di caricare le forze dell'ordine, che però li respingerebbero senza grandi difficoltà, con qualche colpo di manganello e magari qualche lacrimogeno. Punto. E sono le tanto bistrattate forze dell'ordine italiane, spesso criticate per la loro arrendevolezza. Che però hanno imparato da anni a fare il loro mestiere e, almeno in questi casi di pubbliche manifestazioni, sanno come devono comportarsi, non cedendo alle pressioni della piazza, ma senza provocare vittime e possibilmente neppure feriti.

Mentre invece in America, nella più grande nazione occidentale, patria della democrazia, ma anche patria della polizia che mena assai, ed è ben conosciuta anche per un uso disinvolto delle armi da fuoco, cosa succede quando un gruppo di manifestanti, seppur numerosi, ancorchè folkloristici, vestiti con abiti eterogenei, lunghe barbe, tatuaggi e copricapi indiani, si presenta davanti alla sede del Parlamento Usa, il Campidoglio, per la proclamazione del nuovo presidente? In occasione poi di una seduta che da settimane viene vista come possibile luogo di contestazione e presenza di manifestanti più o meno scalmanati?

Succede che la polizia, alla prima pressione dell'eterogeno corteo, si sfalda come neve al sole, addirittura in qualche caso, a giudicare dai numerosi filmati comparsi in rete, sposta le transenne per lasciare varcare ai manifestanti le auguste porte della sede intoccabile della democrazia Usa. 

Poi, come estremo sfregio, Toro seduto, il pittoresco capo della rivolta si siede sul massimo scranno del presidente del Parlamento, anzi della presidentessa, che è quella tignosa e simpaticissima di Nancy Pelosi (nomen omen), che se fosse solo per lei, si potrebbe quasi dire che ben gli sta....  

E i seguaci di Toro Seduto poi si prendono beffe delle statue degli ex presidenti e dei simboli della democrazia, bivaccano nei saloni e negli uffici facendo selfie, bevendo birra e danneggiando mobili e attrezzature.

Ma alla fine, all'estrema arrendevolezza della polizia si aggiunge per contrapposizione una violenza insensata degli uomini,  presumibilmente del servizio segreto (quelli in borghese) che pensando di essere sul set di un film con Gerald Butler e non nella realtà, impugnano le armi e sparano ad altezza d'uomo, uccidendo una giovane donna. Poi si aggiungono altri due morti per i violenti scontri e due per infarto o ictus. In totale cinque vite sacrificate.

Un disastro completo quindi, sia per avere consentito la violazione di un luogo simbolico, sia per avere trasformato l'evento in una mezza strage.

Si poteva far peggio? no, non credo che fosse possibile.

Qualcuno dice che per arrivare a questo risultato disastroso ci sia stata una regia degli eventi, una "manina" che ha volutamente sottovalutato la situazione, non rinforzando le forze di polizia e lasciando che le cose andassero in questo modo. Che non sarebbe stato un risultato casuale, ma cercato per motivi di propaganda, per inchiodare il presidente uscente Trump, ancora di più alle proprie responsabilità, già discutibili per i suoi comportamenti post voto, additandolo come il mandante degli eventi gravissimi che sono accaduti.

Se le cose stessero così, ed è un dubbio legittimo, chi ha orchestrato questa tragica pagliacciata non ha reso in ogni caso un buon servizio alla democrazia e al suo paese. E le conseguenze potrebbero vedersi in un futuro neppure tanto lontano. 

MAURIZIO DE MARCO

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