DEL MURO DI BERLINO, DEGLI INDIANI E DELLE SARDINE

Il 9 novembre scorso era il 30° anniversario della caduta del muro di Berlino, e il PD ha avuto la bella pensata di uscirsene con un manifesto in cui si fanno paladini dell'abbattimento del muro. Come se la vergognosa barriera non l'avessero costruita i loro "compagni" russi e tedeschi dell'est mentre dall'Italia il PCI sosteneva e giustificava...  
E dunque,  senza alcuno sprezzo del ridicolo, rovesciando la storia e la logica, si sono attribuiti il merito addirittura di averlo abbattuto, pubbicando questo manifesto, dove l'unica modifica che ho fatto è quella di avere inserito il buon Zingaretti, e l'incitamento al suo benemerito lavoro di abbattitore.

Di Maio, pur essendo oggi Ministro degli Esteri in carica, ha sempre fatto un pò di confusione con la geografia, e così quando si è messo in testa di risolvere il problema dell'Ilva andando a parlarne direttamente con i proprietari, ha di nuovo equivocato ed è andato nel posto sbagliato. Eccolo dunque vagare in arizona nella Monument Valley, bardato alla bisogna, alla ricerca degli "indiani" con cui dialogare:


Del resto, se i grillini avevano dichiarato orgogliosamente che avrebbero aperto il Parlamento come una scatoletta di tonno, e poi sono diventati loro la scatoletta. 
E se il PD, per contrastare la Lega e i partiti del centrodestra in Emilia si affida ciecamente, dopo i girotondi, il popolo viola, e le magliette rosse, all'ultima novità del "popolo delle sardine", allora è vero che siamo governati da tonno e sardine...



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