"DON" FAVARIN, DON CAMILLO E IL PRESEPIO

Da qualche anno c'è un proliferare in Italia di preti che tutto fanno fuorchè fare i preti, nel senso che parlano e si comportano come fossero dei "teologi della liberazione" di moda in sudamerica 40-50 anni fa. 
E il pontificato dell'argentino Bergoglio non fa che rafforzare quotidianamente questa tendenza di una chiesa che si sbilancia sempre di più verso il modernismo e le teorie mondialiste e invasioniste care alla grande finanza internazionale.
In questi giorni è venuto alla ribalta il caso di un  certo "don" Favarin, operante come sacerdote, in quel di Padova. 
Già lo guardi nel suo aspetto e si capisce tutto, capelli lunghi, giubbotto e sciarpone multicolore, è un prete no global amicissimo degli stranieri sopratutto di pelle nera coi quali si fa fotografare spesso e volentieri. 
Per non farsi mancare nulla comunque il "don" ha dichiarato che il vero cristiano per Natale non deve fare fare il presepio.
Ecco dunque come Don Camillo, se lo incontrasse oggi gli risponderebbe: 


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