QUANDO SALVINI DICE: "MAI PIU' COL CENTRODESTRA", C'E' DA CREDERGLI?
No, non c'è da credergli. Sta facendo pretattica. Lo dice sopratutto per non intestarsi una eventuale crisi di governo, su questo tema preferisce lasciare la palla nel campo dei grillini, che siano loro, in piena crisi di nervi, a provocare la crisi, che è inevitabile in tempi medio-brevi.
Poi Salvini ha anche un secondo obiettivo e qui si capisce il motivo per cui non ha fretta di chiudere l'esperienza di governo, perchè per realizzarlo questo obiettivo ci vorranno mesi o magari forse anche un anno o più.
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Matteo Salvini si è scelto, per guidare il suo partito, l'appellativo di "Capitano". Eccolo dunque in una parodia del Film "L'attimo fuggente", visto come capo dei suoi fedelissimi. |
Lui sa benissimo che prima o poi le forze moderate dovranno rimettersi assieme per governare in modo decente, visto che l'alleanza coi grillini è tattica e non strategica, dettata dalla situazione un pò surreale che si è creata dopo le ultime elezioni politiche con lo stallo delle coalizioni tradizionali. Ma i litigi e le idiosincrasie dei grillini sulle questioni della crescita economica e delle grandi opere sta mettendo in crisi l'economia nazionale e non si può reggere con questo trend per più di qualche altro mese o un anno.
E sa anche, visti gli esiti elettorali regionali dell'ultimo periodo, che quando le forze di centrodestra sono unite si muovono oggi come un rullo compressore e prendono sempre la maggioranza. Ma Salvini non crede più in una alleanza di centrodestra classica come quelle che abbiamo conosciuto fino a ieri, anche perchè sono cambiati i rapporti di forza.
La sua idea è quella di un centrodestra deberlusconizzato e lo stesso Silvio, col suo neo-protagonismo televisivo col suo affermare come un mantra che "gli italiani sono stupidi e hanno sbagliato a votare...", con i suoi attacchi un pò sconclusionati nei confronti del governo e anche dell'alleato leghista, ci mette del suo per portare Salvini su questa strada.
Così il leader della Lega ha deciso che a tempi medi si rifarà una alleanza di centrodestra, ma sarà a trazione fortemente leghista col suo partito primo assoluto e con lui Premier. Poi coinvolgerà nell'alleanza Fratelli D'Italia che, con l'atteggiamento intelligente di Giorgia Meloni, la quale non attacca il governo e condivide spesso le scelte della Lega, sta acquistando consensi e potrebbe andare oltre il 5% e probabilmente qualcosa in più.
E coinvolgerà nell'alleanza anche quello che rimane di Forza Italia o magari comunque un partito di centro con un altro nome, perchè gli serve per una questione di numeri e di maggioranza, ma preferisce che in questo partito prevalgano personaggi "filoleghisti" o comunque un pò sovranisti e critici nei confronti dell'Europa, come Toti o Fitto, e sopratutto che metta in secondo piano la figura di Berlusconi, sperando che, o per un motivo o per un altro, si tolga di mezzo in via definitiva.
Se questo scenario prenderà avvio già da subito dopo le elezioni europee, oppure più avanti, dipenderà da vari fattori e da come si muoveranno i protagonisti sullo scacchiere politico, ma la direzione inevitabile sembra essere questa.
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